Immagini dal mondo

Nessuna guerra è giustificabile, nessuna guerra ha le sue ragioni di esistere. 

L’immagine di questa settimana arriva direttamente da un fotografo di fama mondiale, Muhammed Muheisen che svolge la professione seguendo principalmente eventi che riguardano conflitti nell’area del Medio Oriente. I conflitti nel mondo hanno obiettivi ben precisi, e a pagarne le conseguenze sono sempre i civili. I bambini sono le principali vittime di tutte le guerre, i loro occhi parlano perché il loro animo innocente non può nascondere quanto hanno visto e quanto stanno subendo. È questo che Muheisen ha cercato e ha impresso con la sua luce in questo drammatico ed emozionale progetto dal titolo “victims of war”.

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CAMBIAMENTO CLIMATICO: ALCUNI DOCU-FILM

Questa settimana, per la rubrica Ambientiamoci, consigliamo la visione di alcuni film-documentari che riguardano il cambiamento climatico.

1. Punto di non ritorno – Before the Flood

È un documentario del 2016 diretto da Fisher Stevens in cui Leonardo DiCaprio discute con le più importanti personalità del pianeta sul cambiamento climatico che sta colpendo la Terra.

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Immagini dal mondo

The lost identity

The Lost Identity” è una serie di fotografie sulle comunità di immigrati nel paese della Georgia, dove la scarsa integrazione economica e sociale li ha ostacolati dal crollo dell’URSS. Soprattutto per coloro che sono stati trasferiti con la forza lì, la competizione per sopravvivere ha allontanato le comunità di nicchia. In un piccolo villaggio continuano a spuntare tensioni tra i Doukhobor russi, i georgiani musulmani e gli armeni cristiani; nelle vicinanze, i Molokiani della Georgia che soffrono per lavoro stanno gradualmente tornando in Russia, lo stesso paese che li ha esiliati più di un secolo fa.

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LA DONNA RICERCATRICE

Era appena una ragazza quando il padre le regalò un registratore. 
Fu con quello strumento che, ancora giovanissima, cominciò a raccogliere i canti della campagna toscana. 
Parliamo di Caterina Bueno, una delle più importanti figure del cosidetto “Folk Revival” degli anni ’60 in Italia. Caterina raccoglieva, dai canti di lavoro a quelli d’osteria passando per i canti anarchici tanto diffusi in Toscana, riproponendo poi lei stessa, in prima persona, quei versi e quelle melodie. Un’importantissima testimonianza sonora di un mondo che andava sempre più scomparendo assorbito e schiacciato dallo sviluppo. Caterina Bueno prese parte agli spettacoli del Nuovo Canzoniere Italiano, registrò per i Dischi del Sole, soprattutto cantò i canti del popolo al popolo! 

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Quattro zampe di creatività

Chi di noi non possiede un amico a quattro zampe?
Sicuramente pochi… 
Chi li ha sicuramente avrà un gioco, un guinzaglio (se possiede un cane), una palla per fargli giocare… dove li possiamo sistemare per non averli in giro? 
Soprattutto sempre a portata di zampa… scusate di mano?
Che ne dite se creiamo un porta oggetti per le loro cose?
Utilizzeremo materiali di riciclo o quasi… Pronti?

Cosa ci occorre?

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Villaggi abbandonati in Sardegna: una forma di dark tourism sempre più diffusa

Libri impolverati, documenti di varia natura in giro per il pavimento, bottiglie rotte, sedie, divani e finestre divelte: questo è lo scenario tipico che si trova nei tanti villaggi abbandonati in Sardegna.

In tutto il territorio isolano è possibile incontrare piccoli villaggi o edifici isolati, aree idustriali o minerarie dismesse che attirano ogni anno centinaia di visitatori. Parallelamente al viaggio per scoprire le bellezze naturalistiche, culturali ed enogastronomiche di un luogo si cercano paesi fantasma, luoghi che sono stati teatro di situazioni infelici, case abbandonate in fretta e furia, vecchie fabbriche da visitare per il gusto di vedere, sentire qualcosa che c’era e ora non c’è più per poi fotografare.

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Educazione e tutela ambientale

Recentemente anche Papa Francesco dal Madagascar ha lanciato la sua pietra sul tema della crisi della salute ambientale: “Non può esserci un vero approccio ecologico né una concreta azione di tutela dell’ambiente senza una giustizia sociale che garantisca il diritto alla destinazione comune dei beni della terra alle generazioni attuali ma anche a quelle future”, mettendo direttamente in relazione la battaglia per la difesa delle riserve naturali della Terra con quelle per una diversa redistribuzione delle ricchezze.”

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