CITTÀ PIÙ BELLE? TACTICAL URBANISM & STREET ART!

Come rendere più belle e colorate le città senza spendere troppi soldi e usando diversamente lo spazio? Semplice, grazie all’urbanismo tattico e lo street art!

URBANISMO TATTICO

L’“urbanismo tattico” è un approccio che prevede diversi tipi di azioni – a volte fatte direttamente dai cittadini, altre dalle amministrazioni locali – che hanno lo scopo di migliorare gli spazi pubblici per renderli più utili e piacevoli per chi li usa. Dato che molti spazi pubblici sono attraversati o occupati dalle auto, l’urbanistica tattica prevede soluzioni creative per far sì che le persone possano attraversarli meglio non solo in auto, addirittura fermarcisi a leggere, chiacchierare, lavorare o bere qualcosa. Ma non è solo questione di pedonalizzare alcune aree: in molti casi le auto possono continuare a passare, ma entro certi limiti di spazio e di velocità; e in altri casi si tratta semplicemente di rendere più evidente – anche solo riverniciando le superfici – lo scopo originale di certi spazi.
Quindi con urbanismo tattico si intendono quelle strategie che includono cambiamenti temporanei e di basso costo nell’ambiente edificato, di solito nelle città, per migliorare i quartieri e i luoghi di ritrovo delle città. L’urbanismo tattico è anche comunemente chiamato guerrilla urbanism, pop-up urbanism, city repair o D.I.Y. urbanistica.
Questa tecnica per la rimodulazione dello spazio crea “isole di socialità“: in certi casi si tratta semplicemente di riverniciare le strisce pedonali, magari in modo un po’ creativo; in altre di trasformare un crocevia tra strade in un luogo di ritrovo per i cittadini.

Al seguente link potete scaricare e/o leggere una interessantissima guida riguardo il “connubio tra arte e asfalto”.

Seguono alcune immagini esemplificative:

Milano, Piazza Angilberto PRIMA

Qui seguono due video che riprendono le esperienze di urbanismo tattico.

STREET ART

La street art è un’arte che nasce reazionaria e vandalica, ma che sempre più spesso magnifica lo spazio urbano (e non solo)! Oggi è ormai un’indubbia protagonista di tanti progetti di rigenerazione urbana, nati dal basso o commissionati, da attori pubblici e privati, sempre più motore di un processo collettivo di trasformazione
Il patrimonio che si genera con la street art ha una funzione sociale trainante sul territorio, genera un senso di ripresa, di riappropriazione e d’identità. Queste storie, raccolte nell’Italia intera, mostrano gli effetti positivi anche in termini economici, con collaborazioni tra artisti, istituzioni e committenti privati. A seguire un’interessante articolo riguardo la street art:

Vanity Fair: La street art? Un bell’investimento, che rimuove l’economia locale

In Italia ci sono diverse realtà che supportano questa strategia artistica:

La Regione Puglia

In Sardegna non possiamo non citare il (bellissimo) “caso” Masullas, seguite la pagina per rimanere aggiornati a riguardo!

Questa invece è Tempio, tra pietra e colori (Foto Maurizio Savigni).

Lo street art è comunque utilizzata in diverse parti del mondo come strumento di comunicazione e inclusione sociale; seguono album di immagini e video curiosi che ci fanno capire come un determinato contesto urbano può cambiare (in meglio) grazie all’arte. Guerrilla Art

Possono i tombini nelle strade essere una possibile “tela”? Forse si…

In Giappone, i tombini sono delle vere opere d’arte: camminare per le strade è come visitare un museo.

Loro invece realizzano magliette con gli stampi dei tombini che, come sappiamo, ogni città ha personalizzato con il proprio nome e così via…quindi si creano originalissimi souvenir!

Realizzare mosaici colorati per tappare le buche della città? A Messina c’è una signora che…

E i cassonetti delle città? Dove dentro gettiamo l’immondizia che produciamo quotidianamente, oggetti sporchi, grigi che “popolano” le città…beh, date uno sguardo a questa iniziativa! Progetto bartbage

In Grecia si son già mossi a riguardo…
Prima…

…e dopo!

E poi come tante cose, ci sono le eccezionalità: vi presentiamo la street art che compare solo nei giorni di pioggia…

…e il murale che si ammira osservando il riflesso nell’acqua, realizzato qualche anno fa dall’artista lituano Ray Bartkus su un edificio sulla riva del fiume Šešupė, nella città di Marijampolė, in Lituania.

Nicola Mura