IL SILENZIO

Ho mostrato questo video durante il laboratorio di teatro e musica che ho realizzato insieme alla mia cara amica e attrice Michela Cogotti in una classe della scuola media di Villanovafranca. Dopo pochi secondi i primi commenti: “màe’, non c’è l’audio”, “deve accendere le casse”, “ma cosa sta facendo?”, “ma non fa nulla!”, “che noia”.

A fine video, dopo gli applausi, ho chiesto loro cosa avessero sentito. A parte le immediate e scontate risposte iniziali, si è creato un bel dibattito sui suoni che ci hanno circondato durante la visione. Inizialmente incentrato solo sul video: lo sfogliar delle pagine, il coperchio del pianoforte che si chiude, il cronometro, gli applausi. Queste osservazioni hanno poi portato la discussione ad un’altra “dimensione”. Ci si è concertati sui “nostri” suoni: come ad esempio la voce dei compagni di classe, la sedia che scricchiola, qualcuno che tossisce.

Dopo quest’analisi siamo arrivati ad una conclusione: il silenzio è importante, come è importante quanto l’ascoltatore dia importanza a quel silenzio. Ecco quindi che il silenzio assume un’accezione nuova e forte e Giacomo, 11 anni, mi dimostra di averla compresa dicendomi che senza quel silenzio non avrebbe potuto notare e dare valore ai piccoli suoni che ogni giorno ci circondano.

4’33’’ per qualunque strumento musicale o ensemble, composta nel 1952 da John Cage.

Aurora Atzeni